20 settembre 2008

...ed oggi camminavo per Venezia, un po' incurvato, come se sentissi che la città volesse comunicarmi il tradimento della mia partenza...il peso delle case, dei palazzi, dei ponti, delle strade, dell'aria umida, degli odori, delle costanti ristrutturazioni,i piccioni, gli alberi, le bandiere della Serenissima, i capannelli di ragazzi che bevono in campo, i quarti d'ora a camminare in solitudine, la riscoperta continua di nuovi scorci, la foschia d'inverno, la traversata dalle Zattere alla Giudecca di notte...

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